TURISMO EQUESTRE

In quest’articolo leggerai del turismo equestre, in altre parole dei viaggi fatti a Cavallo, di uno o più giorni. Seguendo le tante Ippovie presenti in Italia. Leggerai come organizzare un viaggio, oppure norme di sicurezza e pronto soccorso inerenti al Cavallo. Oltre a tante altre notizie interessanti.

Oltre alla bicicletta, oppure ai viaggi fatti a piedi (pensiamo al Cammino di Compostela, oppure alla Via Francigena), c’è un altro modo di viaggiare a contatto con la natura. Sto scrivendo del Turismo Equestre, questo è in continua ascesa nel nostro paese, e sempre più Agriturismi si stanno dotando di un maneggio o stalla per il ricovero dei Cavalli.
                                                               
Due sono i fattori che determinano questo successo: il contatto con gli animali, in questo caso il Cavallo, e l’ambiente naturale dove si svolgono le gite che possono essere di una o più giornate. Pensiamo anche all’aria incontaminata che si respira, vedi in montagna. Questa tipologia di viaggio è pure un bel modo per conoscere borghi storici o luoghi di grande valore naturalistico.

Una buona opportunità per avvicinarsi all’equiturismo, è quella di fare una vacanza presso un Agriturismo dotato di un maneggio.
Se sapete già cavalcare, potete aggregarvi ai trekking organizzati in loco. Il vantaggio è che avrete una guida che conosce il luogo, ove si svolge il viaggio. Dopo aver conosciuto il cavallo che userete per il trekking, e preparato le cose personali, siete pronti per questa nuova avventura. Se al contrario non sapete andare a Cavallo, in questi agriturismi imparerete a cavalcare, lo stile western è il più semplice da apprendere.
 
Molto belli sono i trekking che si possono fare in montagna, dalle Alpi agli Appennini, oppure nelle isole come la Sardegna.                 
In montagna si cavalca attraversando i boschi, oltrepassando i ruscelli, per arrivare negli alpeggi o in Baite attrezzate ad ospitare il cavallo e la persona.
Per fare un viaggio a Cavallo, la monta western è molto pratica e semplice, si può apprendere facilmente in poco tempo, da parte di chi non è mai andato a Cavallo.
La sella comoda e la staffatura lunga sono l’ideale per fare lunghi trekking. Capita spesso di affrontare passaggi a piedi, portando a mano il Cavallo nei passaggi più impervi.
Oltre a saper cavalcare, bisogna accudirlo, sellarlo e mettergli i finimenti. Qualche carota da dare al vostro animale, contribuirà a stabilire un buon rapporto durante il viaggio con il vostro Cavallo, non sempre abituato a viaggiare per diversi giorni in mezzo alla natura.
Per svariate ragioni è più il tempo che passa in una stalla o recinto.
Sul Cavallo possono trovare posto due borse di cuoio, sistemate dietro la sella, qui saranno messe le cose per il viaggio, visto lo spazio esiguo bisogna portare lo stretto necessario.
Necessari saranno un paio di scarponcini da trekking, così eviterete di farvi male in caso il vostro piede finisca sotto uno zoccolo del Cavallo. Per le gambe possono andare bene delle semplici ghette, oppure un paio di pantaloni di pelle vi farà sentire un vero cowboy. Da portare anche un paio di pantaloni di ricambio, magliette, una giacca vento e una maglia di pile, biancheria, una mantella impermeabile in caso di pioggia, guanti idonei all’equitazione, prodotti per l’igiene personale e salviette umidificate.
Da non dimenticare una buona crema solare per non avere “sorprese” la sera, un comodo cappello, una piccola dotazione di medicinali e di pronto soccorso. Se avete posto, portatevi pure un telo termico.

Ippovie

L’Ippovia è un percorso generalmente sterrato, percorribile a Cavallo che si snoda in luoghi naturali, si attraversano parchi, boschi, in pianura come in collina o montagna.                                  
Può costeggiare laghi o fiumi, tramite questi percorsi gli appassionati di Equiturismo, possono raggiungere borghi storici, zone archeologiche o d’interesse naturalistico.                                  
Il termine Ippovia non faceva parte della lingua Italiana, e fu coniato in Toscana nel 1984, per definire un percorso turistico da fare a Cavallo. All’inizio erano percorsi sul Monte Amiata. Il termine “Ippovia” fu registrato presso la Camera di Commercio di Siena, nel corso degli anni è diventato di uso comune.
                                                                                
Tramite le molte Ippovie realizzate in Italia, è possibile praticare un turismo a cavallo, queste escursioni possono essere giornaliere oppure di un periodo più lungo.                                                     
Questi percorsi tracciati possono essere utilizzati anche da persone a piedi, oppure con la mountain bike.                                            
Perché l’Ippovia sia funzionale
, è bene che vi siano lungo il percorso delle strutture dove poter alloggiare, uommini e Cavalli. La gestione può essere pubblica oppure privata. Le Ippovie sono classificate in parametri sulla base della caratteristica del percorso. Distanze chilometriche, pendenze, posti di ricovero Cavalli, e del relativo alloggiamento per il Cavaliere, eventuali guadi ecc. Per ognuna di queste voci, sopra elencate, viene attribuito un punteggio, la cui somma totale determina l’indice di Classificazione Ippovie Certificate, abbreviato in I.C.I.C



Medicinali per il cavallo, e cure d’emergenza.

Se pensate di intraprendere un viaggio con il vostro Cavallo, procuratevi anche una piccola dotazione di generi di pronto soccorso, per il vostro animale, in caso lo dobbiate soccorrere. 
Per non appesantire il bagaglio potete accordarvi con i vostri compagni di viaggio su cosa portare.Suggerisco di informarvi dal vostro veterinario di fiducia, che saprà indicarvi quali medicinali portare con voi in caso di bisogno. Considerate che per alcuni serve una sua ricetta, poi in caso di necessità mentre siete in viaggio, il veterinario saprà cosa avete con voi, quindi sarà in grado di dirvi come intervenire.È sottinteso che quando partirete per un viaggio a cavallo, dovete avere il suo numero di cellulare e di quello di un maniscalco.

Se nel corso del viaggio dovete intervenire voi stessi per prestare le prime cure al Cavallo, come nel caso della zona prospiciente lo zoccolo, assicuratevi che questi non possa scalciare. Un buon espediente è di sollevargli la gamba tenendola piegata, mancandogli un appoggio, il Cavallo non vi scalcerà.
Solitamente l’animale è più spaventato dalle cose che usate, perché non li conosce. Potete rimediare a questo coprendogli la testa con un indumento o straccio. In caso di ferita grave, che richieda l’intervento di un Veterinario, occorre in primo luogo lavare delicatamente la ferita, con acqua e sapone di marsiglia, per asportare polvere o sassolini. Valutate sempre l’estensione e profondità della ferita, così da essere i più precisi possibili quando chiamerete il Veterinario.

Se vi è la presenza di un oggetto, non asportatelo, ma aspettate che sia il medico a farlo, il motivo è semplice: se togliete voi stessi l’oggetto, rischiate un’eventuale emorragia da parte del Cavallo.
Poi fatto non trascurabile, potrebbero rimanere delle schegge nella ferita. Se proprio dovete intervenire per un’emorragia usate la garza sterile e cerotto, solo dopo avere ricevuto istruzioni telefoniche dal Veterinario su come fare e cosa impiegare.
Sarà poi il medico a completare la medicazione al suo arrivo.

  In realtà non sono cose difficilissime se si ha una buona pratica in questo, magari documentatevi per tempo, internet è una buona fonte d’informazioni, oppure seguite i suggerimenti del vostro Veterinario di fiducia. In caso il Cavallo si ferisca nel corso di un trekking nei mesi estivi, coprite la ferita per evitare che gli insetti possano infettarla con conseguenze molto gravi.

Per evitare gli imprevisti
nel corso di un viaggio a Cavallo, cercate di dividere il percorso in più tappe, scegliendo un tracciato che non sia troppo impegnativo per il vostro animale. Ricordiamoci che al passo il Cavallo si stancherà meno rispetto al trotto, quindi potete percorrere molti più chilometri.

Da evitare il più possibile è pure l’andatura al galoppo, anche perché difficilmente si conosce il terreno che si va a percorrere. Per dare riposo al Cavallo ricordiamoci di fare anche tratti a piedi. Durante la sosta oppure se vi fermate per dormire, in qualche baita o agriturismo, ricordatevi che per prima cosa dovete occuparvi del Cavallo, togliere la sella e finimenti, Legarlo nel modo dovuto, deve avere la possibilità di muoversi ma senza farsi male (scalciando) con gli altri cavalli del gruppo.

Indicativamente vi suggerisco di portare con voi quanto segue:
Cerotto, garze, una fascia elastica, tintura di iodio (disinfettante), acqua ossigenata, sapone di marsiglia. Pinzette lunghe, tipo quelle da modellismo, buste di ghiaccio istantaneo, un coltellino, forbici e laccio emostatico.

Se ci scappa il Cavallo

Durante un viaggio di più giorni, può capitare che il Cavallo ci sfugga, in questo caso manteniamo la calma, evitiamo l’intervento di più persone contemporaneamente perché cosi, rischiamo di spaventarlo ulteriormente. Solo in caso di estremo pericolo, se ad esempio un Cavallo vuole andare in una direzione che possa essere pericolosa per lui, chiediamo l’intervento di altre persone. Queste a braccia aperte gli sbarreranno la strada. Con calma e parlando a bassa voce avvicinatevi al vostro cavallo, cercando di tranquillizzarlo, poi bloccatelo con una corda al collo, ma senza legature strette.

 

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